L’escursione di scialpinismo al passo di Fossalunga è relativamente poco battuta. Non è impegnativa come le escursioni alle alte cime circostanti ma, portandovi a oltre 3000 metri, vi farà scoprire il mondo delle montagne della Val Senales.
Sempre più in alto: tour nella neve fresca, nel cuore di un paesaggio ineguagliabile - Risalire lasciando la scia nella candida coltre, per poi ridiscendere nella neve fresca: lo scialpinismo in Alto Adige è un’esperienza sublime, da vivere da soli o con una guida alpina. Attrezzatura, pianificazione e informazioni sulle condizioni della neve sono indispensabili per un tour in tutta sicurezza. L'Alto Adige offre itinerari di tutti i gradi di difficoltà.
L’escursione di scialpinismo al passo di Fossalunga è relativamente poco battuta. Non è impegnativa come le escursioni alle alte cime circostanti ma, portandovi a oltre 3000 metri, vi farà scoprire il mondo delle montagne della Val Senales.
Punto di partenza: Certosa (1327 m s.l.m.)
Salita: 1653 metri di dislivello, 4,5 ore
Periodo migliore: aprile e maggio
La Cima Culla Alta si erge con la Cima Culla Piccola posta a nord tra la Val di Mastaun e di Pinalto. Si sale da Certosa verso la Val di Pinalto come per le escursioni alla Punta delle Fosse, alla Punta Vermoi e al Monte Cermigna. Giunti alla malga di Pinalto (2319 m s.l.m), si gira a destra e si sale il pendio meridionale ripido e soleggiato fino alla cima. La discesa è possibile sia seguendo il tracciato di salita, sia attraversando la Val di Mastaun (escursione alla Cima Culla Alta con partenza da Madonna di Senales).
Escursione rivolta a scialpinisti esperti.
Opzione A
Punto di partenza: Maso Corto, parcheggio (2011 m s.l.m.)
Tempo di salita: 1728 m di dislivello, 6-7 ore
Periodo migliore: da marzo a maggio
Per via del dislivello notevole, quest‘ escursione è piuttosto impegnativa. Si parte da Maso Corto lungo il sentiero estivo fino al ponte, quindi si svolta a destra verso la Val delle Frane. Si sale percorrendo una valle che inizialmente si presenta stretta, ma che successivamente si allarga. Si attraversa il ghiacciaio della Val delle Frane in direzione nord-ovest e passando per il Giogo della Sorgente si passa alla Vedretta di Mazia; oppure si sale a 2900 metri leggermente a destra attraverso ripidi pendii fino alla cresta, dove si arriva sul tracciato della Vedretta (Hintereisferner). Procedendo ulteriormente verso nord-ovest si arriva al Passo della Vedretta (Hintereisjoch 3471 m s.l.m). Si gira verso nord per raggiungere il ripido pendio Matscherwand e attraverso la cresta meridionale si sale all’anticima della Palla Bianca. La salita alla cima principale, che si trova 30 metri più in alto, è esposta. La discesa è possibile sia seguendo il tracciato di salita, sia lungo il percorso della Bella Vista (opzione B).
Solo per scialpinisti in ottime condizioni fisiche e con esperienza alpina
Opzione B
Punto di partenza: Stazione a monte seggiovia Hinter Eis (3115 m
s.l.m), stazione a monte Grawand (3212 m s.l.m.) oppure Rifugio
Bella Vista (2842 m s.l.m, con pernottamento)
Tempo di salita: 1150 m di dislivello, 5 ore
Periodo migliore: da marzo a inizio maggio
Si sale alla stazione a monte della seggiovia Hinter Eis. Si procede in pendenza verso ovest sotto la Vedretta (3270 m s.l.m) fino alla spalla della cresta a 3163 m s.l.m. Si scende al ghiacciaio Hintereis, al quale si arriva lungo la traccia di salita da Vent. Attraverso il tratto pianeggiante del ghiacciaio Hintereis si raggiunge il Passo della Vedretta (Hintereisjoch 3471 m s.l.m). Si gira verso nord per raggiungere il ripido pendio Matscherwand e attraverso la cresta meridionale si sale all’anticima della Palla Bianca. La salita alla cima principale, che si trova 30 metri più in alto, è esposta. La discesa è possibile sia lungo il tracciato di salita, sia seguendo l’opzione A o C.
Escursione rivolta a sciatori provetti con esperienza alpina
Opzione C
Punto di partenza: Stazione a monte Teufelsegg (3034 m s.l.m)
Tempo di salita: 1000 m di dislivello, 4 ore
Periodo migliore: da marzo a maggio
L’escursione alla Palla Bianca parte fondamentalmente dalla seggiovia Teufelsegg. Lo svantaggio è che quasi tutti gli scialpinisti partono contemporaneamente. Si sale attraverso il Punto Teufelsegg 3227 m s.l.m, quindi si scende brevemente verso il ghiacciaio Hintereis. Salendo ulteriormente verso ovest si raggiunge il Passo della Vedretta (Hintereisjoch 3471 m s.l.m). Si gira verso nord per raggiungere il ripido pendio Matscherwand e attraverso la cresta meridionale si sale all’anticima della Palla Bianca. La salita alla cima principale, che si trova 30 metri più in alto, è esposta. La discesa è possibile sia lungo il tracciato di salita e quindi tornando a valle passando per le piste, sia seguendo le opzioni A e B.
Escursione rivolta a sciatori provetti con esperienza alpina
Punto di partenza: Punto di partenza: Val di Fosse, parcheggio di Casera di Fuori (1693 m s.l.m)
Percorso di salita: 1625 metri di dislivello, 5-6 ore
Periodo consigliato: da marzo a metà giugno
La Cima di Tessa non è solo diventata famosa per il Parco naturale,
ma è anche particolarmente amata per la bella discesa. La lunga
salita attraverso la Val di Fosse rende però l’escursione piuttosto
impegnativa. Percorrendo la strada forestale lungo il fondovalle,
dopo circa 5 km si raggiunge il Maso Gelato, posto a 2069 m s.l.m.
Si svolta a destra oltre il ruscello in direzione sud, e prima lungo
una ripida salita, poi attraversando delle belle dorsali, si raggiunge
la Vedretta di Tessa. Attraversandola in direzione sud, si sale fino
a raggiungere la parte sud-occidentale della cima. Gli ultimi passi
verso la cima si fanno senza sci. Per la discesa è meglio seguire il
tracciato di salita.
Escursione rivolta a sciatori provetti con esperienza alpina
Punto di partenza: Stazione a monte Grawand (3212 m s.l.m)
Salita: 645 m di dislivello, 3 ore partendo dal ghiacciaio del Giogo Alto (Rifugio Bella Vista, 2842 m s.l.m.)
Periodo migliore per la discesa A: da dicembre a maggio
Periodo migliore per la discesa B e C: da marzo a maggio
Una bella escursione su questa montagna il cui versante nord è in gran parte coperto di ghiaccio. Il percorso può anche diventare pericoloso per un pezzo seraccato situato ad est del ghiacciaio del Giogo Alto a causa dei crepaci. Si sale con la Funivia Ghiacciaia Val Senales al ghiacciaio del Giogo Alto. Si abbandona il versante orientale del ghiacciaio sotto le rocce della Parete Nera (Schwarzen Wand) in direzione est, mentre si sale lungo i seracchi. Si prosegue in salita evitando i crepacci ed arrivando al terrazzo superiore del ghiacciaio e si continua ad ovest, da dove si arriva ad un pendio ripido che porta in cresta. Si attraversa la esposta cresta per arrivare alla vetta.
Discesa A: Seguendo il tracciato di salita fino al Giogo Alto e lungo la discesa a valle fino a Maso Corto, oppure con la Funivia Ghiacciaia Val Senales.
Discesa B: Scendendo il pendio scosceso, poi a destra/nord-est e quindi sudest e sud fino al Hauslabjoch (3279m) fino al punto di ritrovamento di Ötzi, continuando a scendere fino al ghiacciaio del Giogo Basso con una salita breve si arriva al Rifugio Similaun.
Discesa C: Verso nord in direzione Rifugio Hochjochhospitz e Vent (A).
Escursione rivolta a sciatori provetti con esperienza alpina.
Dal parcheggio si segue la forestale in leggera salita in direzione nord ovest, attraversando il rado bosco di larici e pini rossi fino a raggiungere il rifugio di Chiusa (Klausner Hütte 1923 m). Poi si segue la stradina sterrata fino alle baite Rungger (Rungger Hütten) e al torrente “Plankenbach”, dove inizia in continua salita la “Via Crucis” che, con le sue 15 stazioni, attraversa un fitto mughetto. Nell’ultimo tratto, il sentiero risale con diversi tornanti fino alla chiesetta del santuario della Santa Croce di Lazfons e all’omonimo rifugio a quota 2311 m. Dal rifugio S. Croce di Lazfons si segue il sentiero n. 9. Seguendo il percorso tra rocce e detriti, passando vicino al piccolo laghetto “Kassiansee”, si arriva ad una sella. Girando a destra si sale sulla vetta della Cima di S. Cassiano a 2581 m. Si rientra per la stessa via dell’andata.
Gli scialpinisti a Merano 2000 possono salire lungo l'itinerario "Kuhleiten" che conduce al Rifugio Kuhleiten a 2.362 metri.
Aperto ogni giorno dalle 9.00 alle 17.00 e ogni giovedì e venerdì sera dalle 17.30 alle 23.00.
Facile escursione con una vista panoramica bellissima.
Altezza massima: 2.517 m
Dislivello: 1.150 m
Tempo di salita: circa 4 ore
Tutte le informazioni fornite senza alcuna garanzia
Punto di partenza: Stazione a monte Grawand (3212 m s.l.m)
oppure Rifugio Bella Vista (2842 m s.l.m)
Periodo migliore: da marzo a maggio
Grado di difficoltà: escursione rivolta a sciatori provetti con esperienza alpina
1° giorno di salita: 600 metri di dislivello, 4 ore
Stesso tracciato di salita dell’escursione al luogo del ritrovamento di Ötzi; quindi discesa al ghiacciaio del Giogo Basso e una breve salita al Rifugio Similaun (3019 m s.l.m).
2° giorno di salita: 600 metri di dislivello, 2 ore
Si procede dal Rifugio Similaun al Similaun in direzione sudest passando per il ghiacciaio del Giogo Basso. Con una salita dapprima facile, poi più difficile, si arriva alla cresta stretta e spesso sorvegliata; attraversandola con o senza sci, si raggiunge la vetta.
Discese:
Discesa A: Seguendo il tracciato di salita.
Discesa B: A est verso il Giogo del Similaun e quindi a nord attraverso il ghiacciaio del Marzel verso il Rifugio Martin Busch e Vent (A).
Discesa C: A est verso il Giogo del Similaun e quindi a sud oltre la Vedretta della Grava e la Val di Grava verso Casera di Fuori in Val di Fosse.
Delle tre possibilità di discesa, la variante C (in Val di Fosse) è la più consigliabile, tuttavia solo con buone condizioni meteorologiche e innevamento buono.
Dal Parcheggio in direzione malga di Melago e dopo circa 100 metri girare a destra in direzione sud, salire sul sentiero n° 5 verso “Planeilscharte” attraverso la bosco. Salire attraverso gli avallamenti e cambiare a destra nella conca valliva, poi proseguendo fino alla cresta tra la cima “Rotebenkopf” a sinistra e la cima “Valbenair” a destra. Da lì sulla cresta all´inizio abbastanza larga e in fine sempre più stretta e più ripida poi verso est fino alla vetta. Vista sulla valle di Planol.
Da Melago (parcheggio) andiamo in direzione nord salendo obliquamente all’estremità superiore dello skilift. Da qui, tagliando verso destra, proseguiamo lungo il versante sud, portandoci a una spianata con crocifisso, 2090 m. Poi ci dirigiamo in piano a destra verso il ponte sul torrente Melago. Entriamo nella valle lungo il suo lato destro fino al punto altimetrico 2321 m (cartina). Qui il corso d’acqua Zwischenbach si suddivide. A sinistra del greto del rio di destra saliamo un po’ in ripida pendenza, arrivando così su una collinetta all’inizio di un’ampia valletta pianeggiante. La percorriamo fino in fondo. Da lì, lungo un corto ma erto avvallamento, saliamo su un’insellatura, 2600 m. Il successivo avvallamento pianeggiante lo percorriamo sul lato sinistro fino alla fine. Saliamo ancora per un avvallamento e ci portiamo a destra su un dorso; poi in un avvallamento pianeggiante a sinistra, 2800 m. Lo attraversiamo, saliamo nuovamente in un avvallamento a sinistra e da qui verso destra raggiungiamo il Passo di Melago (Weißseejoch) con crocifisso.
Per arrivare a quota 3049 m, proseguiamo a sinistra ancora per un tratto con gli sci, poi lungo una breve cresta (abbastanza facile) raggiungiamo in bel punto panoramico con palo a quota 3049.
Escursione media difficoltá attraverso la Valle Rossa al rifugio Giogo Lungo (chiuso in inverno).
Altezza massima: 2.590 m
Dislivello: 990 m
Tempo di salita: circa 3,5 ore
Tutte le informazioni fornite senza alcuna garanzia
Punto di partenza: Maso Corto, masi Koflhöfe (1938 m s.l.m)
Tempo di salita: 949 metri di dislivello, 3 ore
Periodo consigliato: da dicembre ad aprile
Escursione bella e non troppo difficile, leggermente impegnativa soltanto lungo il tratto di bosco dello stretto sentiero estivo, soprattutto in discesa. Si parte dai masi Koflhöfe (0,7 km da Maso
Corto) in direzione sud percorrendo la Val di Lagaun. Prima della conca valliva si sale il pendio verso destra, in direzione nord-ovest, per arrivare alla Cima Stotz, posta a nord del gruppo Saldura. La discesa è possibile sia lungo il tracciato di salita, sia procedendo verso nord passando dalla baita Lazaun verso Maso Corto.
Escursione adatta a sciatori di livello mediori.
Un'escursione facile nelle montagne meravigliose della Valle Aurina!
Esposizione parete: sud-est
Altezza massima: 2.265 m
Dislivello: 905 m
Tempo di salita: circa 3 ore
Pericolo valanghe: basso
Tutte le informazioni fornite senza alcuna garanzia
Una facile escursione scialpinistica su sentiero battuto che, dopo un tratto di bosco iniziale, in breve tempo lascia spazio ad un paesaggio magnifico, con il monte Putia e l’altipiano del Gardenacia che si intravedono per primi durante la salita. Poco più su ti attende l’incanto bianco dei prati dell'Armentara, una delle meraviglie dell’Alta Badia, con l’imponente massiccio del Sasso Croce che fa da capolino. Nel tratto di salita finale, lo spettacolare paesaggio include anche il maestoso monte Sassongher e il Gruppo del Sella.
Partenza: Kratzegg (Ulfas), 1.504 m
Periodo consigliato: tutto l’inverno
Punto di partenza: Certosa (1327 m s.l.m.)
Salita: 1474 metri di dislivello, 4 ore
Periodo migliore: in inverno e in primavera precoce
Con le giuste condizioni di neve, sia la salita che la discesa da e per Certosa sono praticabili con gli sci. Su alcune carte la Punta di Trumes è indicata con il nome di Gamseck. Si sale da Certosa
percorrendo la strada verso il maso Sennhof (con neve abbondante dritto per i prati) e la strada forestale verso la malga del Convento, posta a sud oltre Certosa, quindi si procede sempre verso sud fino alla ripida salita all’anticima della Punta di Trumes.
Discesa A: Seguendo il tracciato di salita e percorrendo la strada verso Certosa.
Discesa B: Si procede in direzione nord verso la malga del Convento e lungo il sentiero forestale fino al punto panoramico in direzione Certosa, quindi si scende direttamente a Certosa attraverso il sentiero senza alberi.
La cima Mittereck nella Vallelunga e la finestra a sud della valle. Esposizione parete: nord Punto di partenza: Kapron, Gehöft Perwag Lawinenwarndienstlink: www.provinz.bz.it/lawinen Da Perwarg si segue un sentiero prima verso est e poi verso sud fino alla malga Ochsenberg. Continuare sul lieve fondovalle verso sud fino ad un restringimento marcante. Da lì fino una nicchia all'aperto a destra del torrente (in inverno si deve fare attenzione in quanto esiste un forte pericolo di valanghe!). Proseguire in direzione sud su grandi avvallamenti, tenendosi a destra si prosegue verso il pendio della vetta piuttosto ripido e si continua fino alla cima.
Dal parcheggio sul lato destro della valle, il percorso si dirige inizialmente a sud verso la valle. In una curva a destra leggermente in salita nella valle del Grion. Al collo di bottiglia e anche in seguito stare sempre a destra (attenzione!) del torrente o della valle. Proseguire verso sud su pendii e avvallamenti. Sotto lo Schartl, attenzione! In direzione ovest (a destra) più in sella. Da lì si gira a sinistra verso il crinale e si prosegue fino alla cima.
Tradotto con www.DeepL.com/Translator (versione gratuita)
Ski tour panoramico al Passo Merbe sopra Predoi.
Esposizione parete: nord
Altezza massima: 2.829 m
Dislivello: 1.359 m
Tempo di salita: circa 4,5 ore
Pericolo valanghe: frequente
Tutte le informazioni fornite senza alcuna garanzia
Escursione bella con gli sci d'alpinismo a Casere sul lato soleggiato della Valle Aurina.
Esposizione parete: sud-est, ovest
Altezza massima: 2.874 m
Dislivello: 1274 m
Tempo di salita: circa 5 ore
Pericolo valanghe: moderato
Tutte le informazioni fornite senza alcuna garanzia
Partenza Ranui, dal parcheggio Waldschenke (1370 m) in direzione Weissbrunn e poi verso la Malga Brogles e su Laite Va Piz (2284 m)
Punto di partenza dell’escursione sci alpinistica alla cima Glockhauser è il parcheggio di Melago da cui si prende in direzione nordovest percorrendo morbidi pendii fino a raggiungere l’ultimo pilone di una seggiovia in disuso. Si traversa il ripido pendio e si prosegue in direzione della Valle di Melago. Dopo aver attraversato il ponte si traversa verso sinistra a quota 2.300 m e si percorre lo Schönkar. Superata un’ampia conca, da destra a sinistra si attraversa una spalla con alcuni dossi. Si risale la dorsale fino alla cresta (attenzione!) e si prosegue fino alla vetta. La meravigliosa vista sulla vallata e il panorama a 360° sulle vette circostanti ripagano delle fatiche sostenute.
La discesa avviene lungo il Mitterkar o lungo la via di andata.
Salire per i prati a sinistra fino alla strada forestale sopra lo steccato. Su questa stradina proseguire fino al´altezza di un fienile, girare a sinistra e seguire la vecchia strada militare fino al limite del bosco. Proseguire con cautela. Si arriva poi ai pascoli pianeggianti e piacevoli. Proseguire per trogoli a destra della sella e della croce fino al “Wölfelesjoch”. Li inizia la cresta sud impressionante, sulla quale si può salire in parte a piedi e con gli sci.
Da Roja, seguendo un sentiero per le mucche in sú fino lultima zona dei larice, entrando la valle su un sentiero ripido ascendo fino la „Mitter-Scharte“ e finalmente su un bave ripido fino la cimo.
Punto di partenza: Madonna di Senales (1508 m s.l.m.)
Salita: 1586 metri di dislivello, 5 ore
Periodo migliore: da marzo a maggio
Una doppia cima posta a ovest della Punta di Mastaun e del Passo di Mastaun (cima occidentale 3083 m s.l.m, cima orientale 3094 m s.l.m). Si sale da Madonna di Senales attraverso la Val di Mastaun (come per l‘escursione N°9) fino ai terreni pianeggianti dopo aver superato il pendio scosceso. Da qui si gira a destra in direzione nord-ovest e si raggiunge il Passo di Mastaun (2927 m s.l.m) e il sentiero piuttosto difficile che porta alla cima occidentale. Sotto il Passo di Mastaun è anche possibile girare verso nord e salire più facilmente alla cima orientale. La discesa segue più o meno il tracciato di salita.
Escursione rivolta a scialpinisti esperti.
Un vero highlight è il percorso di scialpinismo verso la Malga Brunst, che viene battuta settimanalmente con il gatto delle nevi.
In mezzo al patrimonio mondiale delle Dolomiti UNESCO, il sentiero si snoda fino alla malga, dove potrete riscaldarvi in una stanza e godere la vista sulle Dolomiti di Valdaora.
Attenzione: il sentiero è chiuso la sera per lavori di manutenzione.