Come nessun altro albero il castagno caratterizza il paesaggio della Valle Isarco. I castagni (Castanea sativa) possono raggiungere un’età di 500 o 600 anni e un’altezza di 30 metri; hanno una chioma molto estesa e un tronco attorcigliato. Ma da dove viene la castagna, questo frutto famoso? Furono coltivate dagli armeni, portate in Europa dai romani e da secoli vengono coltivate di Valle Isarco. Ancora oggi, perciò, possiamo godere dei “nobili sapori dell’antichità”.
Dal medioevo fino alla fine del 19° secolo la castagna costituiva l’alimento principale delle popolazioni di montagna. Le castagna non contiene glutine. La loro farina può essere perciò utilizzata dai celiaci come sostituito della farina dei cereali.
La Valle della Castagne è una zona particolarmente stimolante in ogni stagione dell’anno. In primavera i vasti pendii delle valle delle castagne sono ricoperti dall’azzurro chiaro dei fiori dell’erba trinità. In estate i fiori di questi alberi giganti emettono in aria un profumo dolceamaro e le ampie chiome fogliate donano una rinfrescante ombra. In autunno la valle è ricoperta dai ricci e dai frutti dei castagni e le grandi foglie dell’albero ricoprono il terreno. In inverno invece i raggi del sole attraversano i grandi rami dei castagni.
La Valle delle Castagna costituisce la parte centrale di un sentiero che corre lungo il confine est di Naz-Sciaves, a 10-15 minuti dal paese. Questo sentiero romantico attraversa campi di meli, boschi misti di variopinti colori, verdi prati e imponenti castagni.