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    Dove ricaricare anima e corpo

    In Alto Adige ci sono luoghi capaci di trasmettere energia, di ricaricare anima e corpo. Ritrova la tua armonia, appaga i tuoi sensi col silenzio del bosco o ammirando panorami emozionanti, goditi un po’ di meditazione in un luogo mistico. Tra castelli, manieri, rovine storiche, bunker, chiese e monasteri, paesaggi naturali, l’Alto Adige ne offre tantissimi esempi.

    Risultati
    Luoghi da vedere
    Colle del Santo Sepolcro a Tiso
    Funes, Regione dolomitica Val di Funes

    Il Colle del Santo Sepolcro o Calvario è il più bel punto panoramico di Tiso. La Cappella del Santo Sepolcro è stata costruita in forma barocca verso la fine del 17° secolo. Al suo interno sono venerati i sacrifici e la morte di Gesù Cristo. Dopo l’entrata in guerra dell’Italia, nel maggio 1915 qui furono erette fortificazioni su disposizione dell’esercito austroungarico. Dovevano servire da difesa contro un possibile ingresso delle truppe italiane nella Valle dell’Isarco qualora dovesse cadere il fronte delle Dolomiti. Prigionieri russi realizzarono le trincee e un bunker. Tuttavia le difese non ebbero nessun utilizzo nella I Guerra Mondiale. Però il bunker servì agli abitanti del paese da rifugio contro gli attacchi aerei e i bombardamenti negli ultimi mesi della II Guerra Mondiale.

    Escursioni
    Gli ometti di pietra
    Sarentino, Bolzano e dintorni

    Misteriosi e leggendari - gli "Stoanernen Mandln" ("omini di pietra")
    Superano in parte l' altezza d' uomo le colonne di lastre di pietra arenaria che si ergono sulla leggendaria cima tondeggiante. I valligiani le chiamano gli „stoanernen Mandln“ ovvero „omini di pietra“. Le colonne fatte di lastre accatastate non sono affatto una rarità negli ambienti montani dell' Alto Adige. Spesso servono all' orientamento e segnano i sentieri di montagna, oppure i pastori le erigono per passare il tempo. Prendendo per buona questa interpretazione, gli „omini di pietra“ sulla cima chiamata „Hohe Reisch“ (2003 m) dovrebbero essere opera di pastori o escursionisti annoiati se non fosse per le incisioni nella roccia e gli attrezzi di pietra focaia che vi sono stati rinvenuti e che indicano un' origine risalente all' età della pietra.

    Un ritrovo per le streghe del Medioevo
    Numerose leggende descrivono il punto in cui sorgono gli „omini di pietra“ come misterioso luogo di ridde delle streghe. Pare che il diavolo e le streghe vi si dessero appuntamento per celebrare sinistre orge e per compiere atti di cannibalismo o per scatenare tremendi temporali, tanto per elencare solo alcune delle pratiche attribuite dalla leggenda a quel luogo.
    Si dice che vi si aggirasse anche la „Pachlerzottl“, la più nota strega della Val Sarentino, della frazione di Lana al Vento.
    Le scalfitture fanno pensare ad un luogo di culto precristiano. Una spiegazione plausibile sarebbe anche quella che gli „stoanernen Mandln“ non fossero altro che dei rudimentali „parafulmine“ a protezione delle malghe circostanti.
    Ciascuno crederà alla versione che più lo convince, fatto sta che questa altura dal panorama incantevole con oltre 100 „omini di pietra“ merita senz' altro di essere visitata. In certe giornate d' autunno, quando gli „stoanernen Mandln“ sono avvolti dalla nebbia, l' atmosfera mistica di questo posto diventa tangibile, e forse qualcuno, trasportato dalle ali della fantasia, riesce perfino a scorgere tra le colonne una strega della val Sarentino.

    Difficoltà: intermedio
    446 altitudine
    2h:30 min durata
    Arte e cultura
    Ometti di pietra
    Meltina, Bolzano e dintorni

    Le montagne che circondano la valle sono talmente tante che ogni giorno se ne può raggiungere una diversa. Il dorsale del pascolo avvolto dalle leggende sulla "Hohen Reisch" invece é d`obbligo per tutti coloro che desiderano diventare amici intimi dell`Alto Adige e vogliono conoscerlo oltre la superficie. É uno dei belvedere più belli delle Alpi Sarentine, da dove si può ammirare tutto il mondo delle Dolomiti fino alla Marmolada e al suo re, l`Ortles. Anche se il tempo qualche volta non é bellissimo questa escursione possiede una magia indimenticabile, perchè proprio questo è l`effetto particolarmente misterioso dei "Stoanernen Mandln": più di cento ometti di pietra, alti poco più di una persona in carne ed ossa. Come una schiera di soldati, le colonne formatesi di piastre di arenaria attendono gli escursionisti sul belvedere.

    Qui, a 2000 m, da circa ciquecento anni pare che si celebrino danze di streghe e deste con il diavolo. Storie esoteriche e momenti sacrificiali - addirittura con infanti. A testimonianza di questa oscura diceria, esiste un documento del tribunale del 1540, il quale riporta che Barbara Pachler venne accusata perchè si incontava in questo luogo con diavoli e streghe. Gli intarsi nelle rocce documentano inoltre che il belvedere era, sin da secoli passati, un luogo di culto celtico.

     

    Luoghi da vedere
    Kaschlin
    Val Venosta

    Kaschlin - Un posto speciale nei pressi di Stelvio in Val Venosta a oltre 1.400 m.

    Insediamenti preistorici con viste speciali verso il Gruppo Ortles nel Parco Nazionale dello Stelvio.

    Escursioni
    Sentiero tematico: Sorgente "Maite"
    Braies, Regione dolomitica 3 Cime

    Il percorso didattico vi porterà in una parte del Parco Naturale Fanes-Senes-Braies, dove si trova un’area sorgentizia di notevole bellezza. Il cosiddetto “sentiero delle sorgenti” (parte del sentiero nr. 37) e facilmente percorribile e dotato di indicazioni su tavole di legno, che danno informazioni sulla flora e la fauna, sulla tutela delle sorgenti, i diversi usi possibili dell’acqua, in particolare a scopo potabile. Ne vale veramente la pena di visitare questo insieme di sorgenti denominate “Maite”.

    Difficoltà: facile
    46 altitudine
    0h:31 min durata
    Chiese e abbazie
    Cappella di San Pietro in Monte
    Regione dolomitica 3 Cime

    Il sentiero di meditazione è stato allestito nel 1996, parte dal santuario di Santa Maria e porta attraverso diverse stazioni al piú antico luogo di culto dell'Alta Val Pusteria: San Pietro in Monte. La prima notizia della cappella risale ai tempi delle invasioni barbariche, quando alcuni sacerdoti provenienti da Aguntum (oggi Lienz, in Austria) lí cercarono rifugio. I primi scritti che ne parlano sono del 1329. San Pietro in Monte è stato restaurato nel 1987.

    Fortezze e castelli
    Antico convento Certosino "Monte degli Angeli"
    Senales, Merano e dintorni

    AIl convento certosino "Monte degli angeli" fu fondato nel 1326 e sciolto. Si possono ancora visitare il chiostro, la grotta, l´abitazione del Priore, la cucina del convento, le mura di cinta e la chiesa dedicata a Sant´Anna. nel 1782.

    Escursioni
    Colle "Wasserbühl" - Sentiero delle favole
    Laion, Regione dolomitica Val Gardena

    Questa passeggiata nei paraggi del paese di Laion, situato in bellissima posizione panoramica sul monte all´entrata nella Val Gardena, ci porta a luoghi di ritrovamenti archeologici, che ci dimostrano l´antichissima preferenza per il posto come insediamento dell´uomo. Inoltre la collina Wasserbühel si offre come luogo di tranquillità e punto panoramico.

    Difficoltà: facile
    50 altitudine
    0h:19 min durata
    Escursioni
    Escursione al Resciesa
    Ortisei, Regione dolomitica Val Gardena

    Il Resciesa fa parte del patrimonio mondiale dell'UNESCO nel Parco Naturale Puez - Odle ed è uno dei punti panoramici più belli della Val Gardena. Questa escursione ad anello vi porta dalla stazione a monte della funicolare Resciesa fino alla croce di vetta. Passando poi dalla Cappella S. Croce si torna al punto di partenza. Adatta ad escursionisti di tutte le età, questo percorso facilmente percorribile garantisce delle spettacolari viste panoramiche, che spaziano dalla Valle Isarco alla zona dello Sciliar fino al Passo Sella.

    Difficoltà: facile
    197 altitudine
    1h:28 min durata
    Escursioni
    Sentiero tematico: Alla Cappella e sentiero delle fiabe
    Sesto, Regione dolomitica 3 Cime

    Da molti anni a Sesto si raccontano e si tramandano leggende e storie sulla Val di Sesto e sull'Alta Pusteria. Da questa moltitudine di fiabe e racconti è nato un sentiero delle favole a Sesto. Lungo il sentiero sono state allestite figure di varie leggende che permettono ai visitatori di entrare in un altro mondo.

    Difficoltà: intermedio
    528 altitudine
    1h:49 min durata
    Laghi, cascate
    Le tre Fontane Sante
    Val Venosta

    La chiesetta delle tre Fontane Sante di Trafoi, ai piedi dell'Ortles, racconta una storia particolare: nel XIII secolo, il pastore Moritz nel punto in cui oggi sorge la cappella, vide tre rigagnoli che sgorgavano dalla roccia. Ognuno di essi portava con sé una croce e il pastore riuscì a prenderne due. La terza sparì nel flusso dell'acqua. Nel XV secolo fu edificata la chiesetta, che da allora è stato un luogo di pellegrinaggio mariano. Ancora oggi alle Fontane Sante si attribuiscono poteri guaritori.

    Chiese e abbazie
    Convento di Sabiona
    Bressanone e dintorni

    Convento dell’11° secolo troneggiante sopra la città, non più abitato.

    Viene anche chiamato “Acropoli del Tirolo”. Per la sua archeologia, storia e arte il monastero merita grande attenzione. Possono essere visitate la cappella della Madonna, la chiesa di S. Croce, la chiesa conventuale ogni giorno dalle ore 8 alle 17 e la chiesa della Nostra Signora da inizio luglio fino a fine ottobre ogni martedì, venerdì e sabato dalle ore 14 alle 17.

     

    Escursioni
    Percorso tematico "Balance" - Luoghi ad alta energie e terapia della foresta
    Villabassa, Regione dolomitica 3 Cime

    Questo sentiero del tutto speciale permette di instaurare uno stretto rapporto con la natura e le sue forze. Le stazioni lungo il percorso invitano a meditare sulle energie della natura e sulle loro capacità di guarire il corpo umano.
    Si parte da un’introduzione alla geomanzia  del luogo, con un approfondimento sui classici assetti  insediativi di villaggi e chiese, per lo più risalenti all’età neolitica.

    Particolarmente caratteristiche sono le tre chiese, costruite sopra un antico luogo di culto. In un periodo successivo, proprio in corrispondenza di questi antichi luoghi sacri immersi nella natura, sorsero le tre
    chiese di Villabassa, il significato originario delle quali rimane sconosciuto.

    C‘è poi la casa detta “Dreiurschen”, che ricorda la trinità ed è legata alle tre chiese.

    Degno di nota è il gran numero di alberi a tre ramificazioni nella zona.

    Camminando nel bosco e nei prati oppure nei biotopi naturali, in un profondo e devoto legame con la  natura, le nostre onde celebrali si modificano.
    Come durante una profonda meditazione, le due metà del nostro cervello iniziano ad armonizzarsi sullo  stesso ritmo ricalcando i processi di guarigione e permettendo di acquisire forza a tutti i livelli.
    Con la realizzazione dell’impianto Kneipp, a Villabassa la salute ha assunto un ruolo di centrale importanza. Ora questo sentiero di meditazione potrà donare un arricchimento psichico e curativo a chi lo percorre, quale alternativa al consumismo dei nostri tempi.

    Difficoltà: intermedio
    285 altitudine
    3h:27 min durata
    Escursioni
    Escursione nelle Cascate di Stanghe
    Racines, Vipiteno e dintorni

    Adagiato nel marmo bianco, che per la sua unicità è apprezzato dagli scalpellini e qui brilla con la sua superficie di tutte le sfumature di verde, l’altrimenti pacifico rio Racines si trasforma in un turbine di acque selvagge. Attraverso ripide scale e ponti stretti si arriva nel cuore della gola, dove si apre uno scenario naturale mozzafiato. L’entrata inferiore della gola si trova presso la località Stanghe, da cui si parte per un sentiero pianeggiante fino all’ingresso vero e proprio: qui il sentiero sale poco a poco attraverso ponti e sentieri sicuri. Schiumando e gorgogliando, le acque del rio Racines si gettano in numerose cascate, si insinuano infuriando attraverso insenature tra alte pareti rocciose, che provvedono affinché i raggi del sole conferiscano una luce crepuscolare agli anfratti più profondi e impressionanti, la “chiesa”! Passando da un ponte all’altro e attraversando alcune scale si raggiunge infine l’uscita della gola. Con un po’ di tempo, calzature adeguate e una buona macchina fotografica l’escursione diventa un’avventura per tutta la famiglia.

    Difficoltà: facile
    0 altitudine
    1h:30 min durata
    Escursioni
    Sentiero di San Martino
    San Genesio Atesino, Bolzano e dintorni

    Questo sentiero circolare di circa 3 km è un percorso meditativo realizzato con particolare attenzione ai bambini, alla natura e alla semplicità.

    I visitatori, specialmente bambini, devono avere la possibilità di sperimentare, in questa stupenda e tranquilla cornice naturale, il creato e il suo Creatore con il Suo messaggio all’umanità.

    La strutturazione del sentiero vuole favorire la crescita dello spirito di comunità ed invita a sperimentare, pregare, cantare, parlare, mangiare … insieme.

    Il famoso san Martino è il patrono di Cologna e per questo il leitmotiv di questo sentiero si ispira alla sua vita e al suo insegnamento.

     

    Questo sentiero può aiutare ciascuno a vivere un po’ di più come San Martino!

    Con l’aiuto di impronte, una sdraio di pietra, un labirinto, un Padre Nostro scolpito nella roccia, un punto panoramico mozzafi ato e molto altro, bambini ed adulti possono conoscere e comprendere un po’ meglio la vita di San Martino e magari anche la propria.

     

    È bello utilizzare tutti i sensi per comprendere questo stupendo messaggio!

    Difficoltà: facile
    164 altitudine
    1h:18 min durata
    Escursioni
    Escursione da Nova Ponente a Madonna di Pietralba
    Nova Ponente, Regione dolomitica Val d'Ega

    L'itinerario porta attraverso prati e boschi silenziosi fino al Santuario della Madonna di Pietralba, una delle principali mete di pellegrinaggio dell'Alto Adige, come dimostrano i numerosi ex-voto alla Madonna delle Grazie lasciati nei secoli dai fedeli.

    Difficoltà: intermedio
    505 altitudine
    4h:00 min durata
    Giardini pubblici
    Lago di Tret
    Merano e dintorni

    Il Lago di Tret oppure di lago Santa Maria si trova in Alta Val di Non nelle vicinanze del paese San Felice, nel punto dove l’Alto Adige e il Trentino si congiungono.  Il lago e meta di amata per le gite con bambini e nota per i campi fioriti e i boschi di larici bellissimi da vedere in autunno. Il lago e lungo 220m, largo 170m e profondo ca. 4m. Dal 1974 e sotto tutela.

    Chiese e abbazie
    Trechiese a Barbiano
    Bressanone e dintorni

    Tre Chiesette, chiesa di Santa Gertrude, di San Nicola e di Santa Maddalena, costruite nel XII e nel XV sec. in un luogo di straordinaria bellezza da cui si gode una splendida vista sulla Valle Isarco. Il visitatore rimarrà sorpreso dall’alto livello artistico degli affreschi tardogotici. Raggiungibile soltanto a piedi per bellissimi sentieri. Per la chiave chiedere al vicino Albergo Messner. Visite guidate solo previa prenotazione, tel. 0471 650 059. Santa Messa: Luglio e Agosto Domenica alle ore 10.30 Aperto dal maggio fino al mettà novembre, inverno chiuso.

    Escursioni
    Via Monachorum - Sentiero del silenzio da Madonna di Senales fino a Monte S. Caterina
    Senales, Merano e dintorni

    La Via Monachorum, chiamata anche “Silentium”, parte dalle località di Madonna di Senales e Monte Santa Caterina e si conclude a Certosa, dove sorge un complesso claustrale risalente al XIV secolo. Qui i monaci certosini, vestiti con una lunga tunica bianca, vivevano nel silenzio e nella solitudine. Dell’antica struttura sono rimasti il chiostro gotico, la cucina e ampie parti delle mura. Lungo il sentiero tematico troverete numerosi pannelli con citazioni filosofiche sul silenzio. Il sentiero è segnalato con figure di monaci a grandezza naturale.

    Difficoltà: intermedio
    803 altitudine
    3h:37 min durata
    Chiese e abbazie
    Chiesa di Santa Caterina
    Merano e dintorni

    La piccola chiesetta romanica del XIII secolo è dotata di un’abside in stile gotico, all’interno si trovano preziosi affreschi ben conservati (ammirabile solo attraverso un foro praticato nel portone d’ingresso). L’ornamento più prezioso della chiesetta è l’altare tardogotico. Stupenda vista panoramica su Merano.

    La storia

    Come molti altri edifici sacrali sulle montagne del meranese anche la Chiesetta di Santa Caterina ad Avelengo venne costruita sopra un precedente luogo di culto pagano. Una prima chiesa fu distrutta dalle fiamme nel 1202.

    Di questa prima costruzione sono conservati ancora i muri perimetrali della navata. Nel 1251 venne consacrata una nuova costruzione romanica che nel 1452 fu ristrutturata e rinnovata.

    L’ornamento più prezioso della chiesetta è l’altare tardogotico. Al centro di esso si trovano le statue in legno di Santa Caterina, al centro, e San Giovanni Battista e Santa Maddalena ai lati.

    La leggenda

    Secondo una leggenda gli abitanti del luogo decisero di fare erigere la chiesetta di Santa Caterina e quella di Lafenn da due giganti che però a disposizione avevano un solo martello. Nacque un litigio e il gigante di Lafenn cerca di colpire il suo avversario con un sasso che manca il bersaglio. Il macigno, che si conficcò nel terreno vicino alla chiesetta, è ancor oggi visibile.

    Laghi, cascate
    cascate di Barbiano
    Bressanone e dintorni

    Il Rio Ganda che nei pressi di Colma si getta nelle acque dell’Isarco, scorre per circa 6 chilometri. Superando un dislivello di 1510 metri, il torrente precipita quindi a valle su diversi gradoni di roccia. L’ultimo salto, di 85 metri, è il più alto e spettacolare. Lungo un romantico sentiero è possibile salire a piedi fino alla cascata superiorire.

    Cantine
    Abbazia di Novacella
    Varna, Bressanone e dintorni
    Presso l'Abbazia di Novacella, esisteva una cantina già nel 1142: si tratta quindi di una delle cantine ancora in attività più antiche del mondo ed è oggi una delle più importanti della Valle Isarco, fiore all'occhiello di un territorio che produce vini bianchi di altissima qualità.

    L'assortimento offre in prevalenza vini bianchi, ma non solo. "Per il 70% si tratta di Sylvaner, Müller Thurgau, Kerner e Riesling" - spiega Celestino Lucin. La cautela e l'oculatezza da lui imposte si applicano non soltanto in cantina, ma anche in molti altri settori. E rispettando queste regole i viticoltori coltivano in modo sostenibile - la cantina opera addirittura ad emissioni zero di CO2.

    Nonostante la cantina dell'Abbazia di Novacella sia nota soprattutto per i suoi vini bianchi, il 30% della produzione è rappresentata da vini rossi, che giocano un ruolo tutt'altro che secondario. L'uva si vendemmia da vigneti di proprietà dell'Abbazia, che si trovano a Bressanone e in zone limitrofe. "Per la loro coltivazione, le condizioni climatiche non sono ottimali" - spiega convinto Celestino Lucin. Per questo, le uve di Schiava, di Pinot nero e di Moscato rosa si vendemmiano nelle zone di Bolzano e di Cornaiano.

    Ma che si tratti di vini bianchi o rossi, il fiore all'occhiello della cantina dell'Abbazia di Novacella rimane la linea Praepositus, che è contemporaneamente anche un omaggio al fondatore. Prapositus, in latino, significa infatti vescovo, pastore di anime, con riferimento al beato Hartmann, allora vescovo di Bressanone e fondatore dell'Abbazia.
    Escursioni
    Il Sentiero della Pace di Caldaro
    Caldaro sulla Strada del Vino, Strada del Vino

    Il Sentiero della Pace di Caldaro, realizzato dal 1995 al 2000 su iniziativa di Padre Georg Reider, conduce dal parcheggio dell’area sportiva di S. Antonio per il paesaggio naturale e culturale della Kardatschertal o per la selvaggia gola Rastenbach in direzione di S. Pietro a Castelvecchio.

    Sette stazioni di meditazione invitano escursionisti e pellegrini a fermarsi. I cinque temi “misura, intelligenza, giustizia, fede e speranza” sono stati realizzati da artisti e adattati all’ambiente circostante. La sesta tappa (coraggio) è la gola Rastenbachklamm. La settima, l’amore, è rappresentata dalle rovine della chiesa paleocristiana di San Pietro di Castelvecchio, probabilmente le più antiche in Tirolo.

    Per la passeggiata sono raccomandate delle scarpe da montagna robuste. In determinati passaggi, è necessario mantenere un passo sicuro.

    Qui troverete l'opuscolo "Sentiero della Pace", dove sono descritte le sette stazioni di meditazione lungo il sentiero. 

    Difficoltà: intermedio
    0 altitudine
    3h:00 min durata
    Laghi, cascate
    Lago di Mezzo
    Bolzano e dintorni

    Da Costalovara si prende il sentiero 12 fino al biotopo de lago di Mezzo. Nonostante la scarsità di acqua, a Renon si trovano diversi laghi, stagni e paludi. Le zone umide protette albergano una grande varietà di piante e animali. Questi biotopi, immersi in paesaggi incantevoli e tranquilli, sono meta di escursioni per gli amanti della natura. Il lago di Mezzo è circondato da un bosco di pini silvestri con vista sulle Dolomiti. Qui l'unico suono percettibile è il batter d'ali delle libellule e degli altri insetti che popolano l'area.

    Luoghi da vedere
    Larici millenari
    Merano e dintorni

    Ci sono tre larici a S. Geltrude in Val d’Ultimo, considerati le aghifoglie più antiche d’Europa. La leggenda narra che i tre larici abbiano addirittura 2000 anni, naturalmente è molto difficile verificare ciò, solo un esame degli anelli ne attesterebbe l’età vera.

    Arte e cultura
    Buche di ghiaccio
    Strada del Vino

    Il raro fenomeno naturale delle Buche di Ghiaccio tra Caldaro ed Appiano viene spiegato con il principio fisico dei canali d’aria. L’aria incanalata in un sistema di fessure, tra i blocchi di porfido della frana della Ganda, scendendo dall’alto verso il basso, si raffredda. Si forma così nella conca un ristagno di aria fredda per un’altezza di circa cinque metri. Date le particolari condizioni climatiche, qui, a ca. 500 m, crescono piante che normalmente vegetano in regioni alpine a quota molto più elevata. Si consiglia l’escursione attraverso le buche di giacchio soprattutto durante i mesi più caldi.

    Luoghi da vedere
    Patrimonio naturale Cascata di Parcines
    Merano e dintorni

    Nell'estate del 2015 sono stati effettuati i primi rilevamenti scientifici riguardo alla composizione chimica dell'acqua, dell'igiene e dell'aria presso la cascata di Parcines. Le analisi sono state eseguite dall'Università della Tecnica di Monaco di Baviera, sotto la guida del Prof. Dott. Reinhard Niessner dell'Institute of Hydrochemistry, Chair for Analytical Chemistry. I risultati sono stati rielaborati in una perizia medico-climatologica dalla Prof. Dr. Dr. Angela Schuh dell'istituto per l'elaborazione di informazioni mediche, biometria ed epidemiologia dell'Università Ludwig Maximilian di Monaco di Baviera e docente di Public Health & ricerca clinico-assistenziale. Oggetto degli studi erano gli effetti positivi della cascata di Parcines sulla salute e le sue potenzialità nel sostegno del benessere, nella prevenzione e nella terapia.

    L'ampia perizia attesta che “in generale la qualità dell'aria attorno alla cascata di Parcines è ottima” ed è particolarmente salubre nelle ore prima dell’alba e nel tardo pomeriggio e alla sera, quando il sole è sceso dietro le montagne, nonché in caso di cielo coperto. Sono state misurate concentrazioni di particelle tra 800 e 1200/cm³, vicine ai valori delle zone con l'aria più salubre al mondo sopra l'Atlantico nordorientale e sopra l'Artide (meno di 500 particelle/cm³).

    Al momento si stanno studiando i risultati delle ricerche e delle misurazioni al fine di individuare un'offerta mirata per ospiti e popolazione locale.

    Giardini pubblici
    Gola
    Merano e dintorni

    La gola di Lana....burrone profondo ed affascinante

    Il bizzarro scenario roccioso, la vegetazione unica e la zona pittoresca ai piedi di Castel Braunsberg sono gli elementi che conferiscono alla Gola di Lana la sua spettacolarità ed il suo inconfondibile fascino.

    Sebbene ci si trovi solo a pochi minuti dal centro del paese, inoltrandosi nella gola si ha la sensazione di venire proiettati in un altro mondo.

    Da entrambi i lati incombono alte pareti scoscese, il torrente Valsura scroscia nel suo letto roccioso e tra le fredde pareti di roccia regnano, anche in piena estate, temperature piacevolmente fresche. Solo uno stretto lembo di terra vi conduce tra le rocce massicce lungo il torrente di montagna.

    Lungo i sentieri interdetti al traffico, la curata vegetazione dai colori sgargianti riserva sorprese sempre nuove anche grazie agli stimolanti contrasti creati dalle piante mediterranee con le pareti rocciose che si ergono verso il cielo.

    Dopo pochi minuti la stretta valle si allarga fino ad aprirsi in uno spiazzo; ponticelli in legno ci permettono di raggiungere la zona detta "Prato della Gola" (oggi piazza adibita ad ospitare feste, cinema e teatro all'aperto), posta direttamente ai piedi della collina del castello Braunsberg.

    Inoltre, giungendo dalla gola di Lana, arriviamo al percorso delle sculture. Passeggiando possiamo osservare le opere di artisti venuti da tutto il mondo. Le sculture perfettamente integrate nell'ambiente circostante, sono stazioni di pausa e riflessione per i passanti.

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